Sono passati ormai due anni da quando Europiamo è diventata ufficialmente una realtà del terzo settore. Da quel momento, stiamo lavorando per diventare il punto di riferimento di Erasmus Plus gioventù in Italia.

Stiamo crescendo e stiamo diventando uno spazio d’incontro dove tante persone con esperienze e competenze diverse collaborano per realizzare una visione comune e cercare insieme soluzioni per problemi in apparenza più grandi di noi.

Vogliamo avvicinare le nuove generazioni alle opportunità europee, vogliamo dare ai giovani in Italia gli strumenti e gli spazi per essere parte attiva della società civile e vogliamo rappresentare con un’unica voce i bisogni di un intero settore.

Il principale punto di forza di Europiamo è la sua composizione.

Ci sono due categorie di membri: da un lato, gli Enti del Terzo settore, associazioni esperte che da anni lavorano nel settore della mobilità giovanile europea e dall’altro, i Giovani Ambasciatori e le Giovani Ambasciatrici Europeə, ragazze e ragazzi che sono fortemente maturati e hanno migliorato le proprie competenze attraverso queste preziose opportunità europee di mobilità. In qualità di ambasciatori, vogliono mettersi a disposizione di tutti i giovani italiani, contribuendo con i loro diversi background alla mission di Europiamo.

La governance è stata pensata per offrire alle due “anime” della mobilità europea giovanile un eguale peso e rappresentanza all’interno del direttivo. Tale sistema, ispirato al modello di Co-Management già adottato dal settore gioventù del Consiglio d’Europa, nasce dai bisogni identificati in accordo con enti e giovani di diverse parti d’Italia, che hanno portato Europiamo ad optare per una soluzione ambiziosa ma in prospettiva molto interessante in relazione allo sviluppo delle politiche giovanili di questo Paese.

L’obiettivo è quello di diventare sempre più rappresentativi, sia per i giovani che per gli  enti; essere un punto di riferimento a livello locale, nazionale ed europeo, creando punti di contatto per fare informazione e formazione, organizzando momenti di discussione e ragionando su iniziative che possono avere un impatto positivo reale. Le nostre aree di lavoro sono tre: advocacy, best practices e promozione della cittadinanza europea.